Il trashware
Il trashware rappresenta una delle attività principali della nostra Associazione.
Per chi non fosse pratico di questo mondo potremmo dire che il trashware consiste nel recupero di computer obsoleti con l’obiettivo di dare loro una seconda opportunità, rendendoli funzionali per un nuovo utilizzo.
La parola trashware infatti deriva dalla contrazione di trash ed hardware, ed indica proprio l’idea di recuperare dell’hardware che, seppur funzionante, è ormai considerato un rifiuto per via di performance non più in linea con gli standard di mercato.
Nella pratica il trashware consiste perlopiù nell’equipaggiare i computer in questione con software libero ed adeguato alle risorse hardware disponibili, in modo che sia possibile sfruttarne ancora le potenzialità, seppur limitate, magari per scopi specifici in cui possano trovare un utilizzo.
Il trashware ha molte implicazioni non solo di carattere ambientale per quanto riguarda la riduzione di rifiuti, ma anche e soprattutto di natura etica, sociale, culturale e nonostante sia un concetto nato nel mondo dell’informatica può applicarsi praticamente a qualsiasi categoria di oggetti, tant’è che lo stiamo sperimentando con successo anche con gli smartphones.
La DAD
Nell’anno in cui scriviamo, il 2020, in seguito all’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus SARS-COVID 19 ed alle misure di sicurezza che hanno costretto molte persone a lavorare ed istruirsi in remoto, questa attività si è particolarmente intensificata fino ad occupare praticamente tutte le nostre risorse, anche in virtù dell’impossibilità di portare avanti le attività tradizionali come i Restart Party.
Abbiamo avviato così un progetto rivolto soprattutto ai ragazzi per supportarli nella DAD (Diadattica A Distanza) offrendo a chiunque ne avesse bisogno la possibilità di ricevere gratuitamente un computer con una dotazione hardware e software sufficiente a seguire dignitosamente le lezioni in remoto.
Il progetto ha avuto un ottimo riscontro attivando su molti canali una sorta di “solidarietà digitale” che ci ha permesso di recuperare una buona quantità di dispositivi e soddisfare gran parte delle richieste di supporto che sono arrivate. La maggior parte del materiale che riusciamo a recuperare proviene da privati ma più di recente si sta avviando anche il coinvolgimento di aziende, istituzioni ed ordini professionali.
Ovviamente il nostro lavoro garantisce il pieno rispetto della privacy ed ognuno dei dispositivi che recuperiamo viene opportunamente “ripulito” da ogni traccia dei dati appartenuti al proprietario originale prima di essere rimesso in sesto e ridistribuito.
Anche per questo progetto ci siamo divertiti a tenere traccia di quello che ci è passato fra le mani e come sempre potete consultare pubblicamente questi dati su questa pagina.
Chiunque fosse interessato a contattarci per cedere o richiedere un computer, avere maggiori informazioni informazioni e (magari!) partecipare al nostro progetto di trashware può scrivere a dad@restartersfirenze.it
Per chi volesse invece sostenere questa attività – che ha anche dei costi vivi per i pezzi di ricambio – sono disponibili i canali ufficiali per le donazioni tramite bonifico sul CC IT27N0503402802000000003262 intestato a Restarters Firenze o PayPal a questo account.
Filippo Micheletti
per Restarters Firenze